La surroga del mutuo è un’operazione che permette al mutuatario di trasferire il finanziamento in corso dall’attuale banca di riferimento ad un’altra. Solitamente questo passaggio viene fatto per ottenere delle condizioni più vantaggiose. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e in quali occasioni sarebbe più opportuno richiederla.
Con la surroga, anche detta portabilità del mutuo, dunque è possibile trasferire il proprio finanziamento da un istituto di credito ad un altro più conveniente. Questa pratica esiste da molti anni ed è prevista dall’articolo 1202 del Codice Civile. Fino al 2007 però è stata poco utilizzata poiché prevedeva delle penali per il mutuatario. In quell’anno, il Decreto Bersani ha introdotto la gratuità per questa tipologia di procedura e da allora è ampiamente diffusa.
La surroga è il trasferimento di un mutuo ipotecario da una banca ad un’altra che offre migliori condizioni per il mutuatario. Il trasferimento avviene a seguito di un atto notarile tramite cui l’ipoteca, ovvero la garanzia, si trasferisce al nuovo istituto di credito senza costi aggiuntivi per il cliente. Con questa procedura il mutuatario si impegna a pagare regolarmente il mutuo alla nuova banca ed a rispettare le condizioni con essa stipulate, mentre nulla dovrà alla vecchia banca.
Il vecchio istituto di credito che ha finanziato il mutuo non può opporsi a questa scelta del cliente né tanto meno addebitargli costi aggiuntivi o delle penali.
In generale tutti i mutui ipotecari possono essere surrogati. Questo significa che è possibile effettuare la portabilità sia per i mutui per la prima casa che per altri immobili con utilizzi differenti. La surroga però può essere effettuata solo in queste specifiche condizioni:
La surroga solitamente viene richiesta per questi tre motivi principali:
In linea generale, le banche tendono a non accettare la surroga se l'ammontare del finanziamento è inferiore ai 50.000 euro. Questo cosa significa? Se il debito residuo del mutuo precedente, ovvero la somma che si vuole trasferire con un nuovo accordo finanziario, è inferiore a questa somma, potrebbe essere respinto. La banca che eroga il mutuo per la prima volta non può opporsi alla richiesta di surroga mutuo. Invece la banca in cui si vuole trasferire il mutuo può, in alcuni casi, decidere di rifiutare la richiesta.
Proprio per questo motivo ci sono alcuni elementi da valutare per evitare di trovarsi in questo caso. Il mutuatario dovrebbe tenere conto di questi fattori:
Quando il mutuatario riesce ad individuare una banca con condizioni migliori per il suo mutuo, può procedere alla richiesta di surroga. È necessario compilare la domanda apposita e consegnarla al nuovo istituto. In alcuni casi, può essere necessario l’invio tramite raccomandata. Visita il sito della banca di riferimento per scaricare il fac-simile per la richiesta. Una volta inviata la richiesta, sarà necessario presentare una serie di documenti utili per l’avvio della pratica.
La procedura di portabilità può subire delle piccole variazioni in base all’istituto di riferimento. In linea di massima, la documentazione necessaria è la seguente:
Una volta approvata e avviata la procedura di portabilità del mutuo, la banca incaricata ha il compito di comunicare alla vecchia banca la volontà del mutuatario di trasferire il finanziamento. Dovrà chiedere dunque l’importo preciso del debito residuo da finanziare. Come abbiamo detto, la banca che ha erogato il mutuo non può opporsi. L’unica cosa che può fare, eventualmente, è proporre al cliente una rinegoziazione del mutuo attuale. Entro trenta giorni dalla comunicazione della nuova banca deve rilasciare il nulla osta al trasferimento. Non vale lo stesso per la nuova banca. Quest’ultima non ha l’obbligo di procedere alla surroga, per cui se valuta rischiosa l’operazione può decidere di non eseguirla.
Una volta ottenuto il nulla osta, la nuova banca dovrà incaricare un notaio di redigere l’atto con il quale si sancisce l’effettivo trasferimento dell’ipoteca da un istituto di credito ad un altro.
All’atto dovranno partecipare anche il mutuante ed eventuali garanti. I garanti, sottoscrivendo l’atto, si impegnano a rispettare gli impegni presi e accettano le nuove condizioni del mutuo. Le spese di questo atto sono a totale carico della nuova banca. Il mutuante è tenuto a pagare solo l’imposta di trascrizione nei registri immobiliari.
È opportuno valutare la surroga del mutuo in qualsiasi momento il mutuatario riesca a trovare delle condizioni più favorevoli rispetto a quelle accordate in fase di apertura del mutuo. Certamente, dalla surroga del mutuo deve trarne un vantaggio economico di qualche tipo. Questo può essere sia un risparmio complessivo rispetto all’ammontare del debito o anche solo la riduzione della quota di ogni singola rata mensile.
In generale la surroga è conveniente quando si riesce ad ottenere un tasso di interesse inferiore rispetto a quello pagato.
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