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Pignoramento prima casa cointestata: ecco quali sono i limiti

In caso di forti debiti, solitamente il pignoramento della prima casa, anche se cointestata, è la prima misura che viene attuata. Non c’è molta informazione a riguardo, poiché molti pensano che la prima casa non possa, per legge, essere pignorata. Invece non è così. In questo articolo affronteremo l’argomento del pignoramento prima casa cointestata in ogni suo aspetto, nella speranza di fare maggiore chiarezza.

La prima casa è pignorabile?

In caso di debiti con la banca non pagati, il pignoramento della prima casa è la prima misura adottata per recuperare il credito.

Il creditore può procedere con l'espropriazione forzata al fine di riprendersi la cifra dovuta dal debitore in questione. L’obiettivo è quello di vendere l’immobile per permettere al debitore di recuperare la cifra necessaria per saldare il debito.

I creditori privati possono sempre intraprendere questa via per recuperare la cifra dovuta, senza essere obbligati a dover rispettare una soglia minima. 

Anche nel caso in cui la casa in questione sia abitata da un minorenne o da un invalido non esiste nessun divieto, nemmeno nell’eventualità in cui i debitori non siano nelle condizioni di trovare un’altra abitazione.

Ogni qualvolta il debito è di natura privata, la prima casa è totalmente pignorabile, ovvero quando il creditore è un istituto bancario o finanziario che ha concesso un prestito al presunto debitore.

Come abbiamo detto, la legge non prevede limiti e per il debitore non sussiste nessuna forma di tutela

Differenze a seconda della natura del creditore

Le modalità di pignoramento della prima casa differiscono a seconda della natura del creditore, che può essere:

  • Un soggetto privato, per debiti privati;

oppure

  • L’Erario, in caso di mancato pagamento di debiti erariali.

Non esiste nessun limite a partire dal quale è possibile procedere col pignoramento immobiliare. Questo significa che anche nel caso in cui il debito non sia particolarmente elevato, può essere intrapresa l’espropriazione forzata. 

Ciò nonostante, il pignoramento immobiliare è una procedura estremamente lunga con dei costi piuttosto elevati, quindi raramente viene intrapreso per il recupero di crediti poco consistenti.

Prima casa cointestata: è pignorabile?

L’articolo 599 del Codice di Procedura Civile sancisce la regolamentazione in materia di immobili cointestati. 

Possono essere pignorati i beni indivisi anche quando non tutti i comproprietari sono obbligati verso il credito

Il pignoramento della prima casa cointestata quindi è previsto per Legge. La risposta alla domanda è affermativa: la prima casa, anche se cointestata, è pignorabile

Il debitore è tenuto a rispondere di tutte le obbligazioni contratte con ogni suo bene. Se il bene in questione è cointestato, anche il cointestatario ne subirà le conseguenze, seppure sia estraneo alla situazione debitoria dell’altra parte.

In tal caso, il creditore dovrà notificare ad entrambi gli intestatari l’atto di pignoramento, poiché ogni proprietario deve essere messo al corrente dell’inizio della procedura esecutiva in questione. Al contrario, l’iscrizione dell’ipoteca non deve essere comunicata a nessuna delle due parti.

Come pignorare una casa cointestata?

Nel caso in cui la prima casa sia cointestata, il pignoramento in ogni caso riguarda l’immobile nella sua totalità, non solamente la parte del debitore. 

Il pignoramento sarà preceduto dalla notifica del titolo esecutivo e dell’atto di precetto. Durante l’udienza, il giudice sarà tenuto a valutare e ad agire in ordine alle modalità di liquidazione della quota che appartiene al debitore, secondo due differenti modalità:

  1. Vendita dell’immobile cointestato
  2. Separazione della quota in natura

Se il giudice decide di optare per la prima opzione, la casa viene messa all’asta nella sua totalità. La quota ricavata dalla vendita viene divisa tra il creditore e il cointestatario, con una percentuale pari al suo diritto di proprietà. Altrimenti, il cointestatario può scegliere di pagare il debito che ha dato vita al pignoramento. In seguito al pagamento, potrà decidere a sua volta di esigere la restituzione dei soldi versati.

Nella seconda modalità, la Legge prevede che su istanza dei comproprietari stessi o del creditore procedente, il giudice provvede, se possibile, alla separazione in natura della quota spettante al debitore. In altre parole, il giudice analizza la possibilità di poter dividere l’immobile in due parti distinte. Così facendo, solo una parte viene sottoposta all’asta giudiziaria. Nello specifico, quella coincidente con la quota del debitore.

Nel caso in cui nessuna delle due parti coinvolte avanzi la richiesta di separazione della quota in questione, l’immobile è venduto nella sua interezza

La divisione in natura solitamente viene adottata nel caso in cui si tratti di suddivisione di terreni

Pignoramento di un bene in comunione

Quanto detto vale ogni qualvolta sia presente un bene in comproprietà tra due o più soggetti, anche se diverso da un immobile. 

Un creditore ha la possibilità di procedere con il pignoramento di un bene nella sua interezza anche se è in comunione tra due coniugi o tra più soggetti anche se il debitore è solamente uno di questi. L’esecuzione forzata di un bene in comunione non può procedere solamente nel caso in cui l’atto di pignoramento non venga notificato e trascritto ad ognuno dei proprietari del bene in questione, e non solamente al debitore. 

Come rendere la prima casa impignorabile?

Molte persone credono che la prima casa sia impignorabile. In parte è vero, ma solo in specifiche situazioni.

In primo luogo, questo è valido solamente nel caso in cui il creditore sia l’Agente per la Riscossione Esattoriale. Questo significa che la prima casa non può essere pignorata in caso di mancato pagamento di una multa per infrazione del Codice della Strada. Se a non essere pagata invece è una rata del mutuo, è possibile procedere con il pignoramento, anche se con un importo minimo. 

Il pignoramento non può essere attuato però se sussistono le seguenti condizioni:

  • Non si deve trattare di un immobile di lusso, accatastato quindi nelle categorie A/1, A/8 o A/9;
  • Il contribuente ha la residenza presso l’immobile in questione;
  • È accatastato come civile abitazione (di conseguenza, non vale il divieto di pignoramento per terreni, magazzini o locali ad uso commerciale);
  • Il debitore non deve avere intestati altri immobili di proprietà, altrimenti sarebbero tutti pignorabili. 

Come fare per non farsi pignorare la prima casa?

Esistono diverse strade da percorrere per evitare il pignoramento prima casa. Rivolgersi ad un professionista del settore in questi casi è sempre la soluzione migliore, per evitare di fare errori e peggiorare la propria situazione.

Una delle modalità più utilizzate per evitare il pignoramento della prima casa è quella di inserire l’immobile all’interno di un fondo patrimoniale. Si tratta di un sistema che protegge i beni di famiglia. Se l’immobile viene inserito tra i beni “protetti”, non può essere pignorato. Tutto questo ha valore solo se l’immobile viene inserito nel fondo prima di ritrovarsi indebitati. Simile è il vincolo di destinazione. Viene utilizzato spesso nelle situazioni familiari in cui è presente una persona disabile. In questo caso, si vincolano i beni immobili e non, come ad esempio un'auto, destinandoli alla tutela di uno scopo o di una persona.

L’intestazione della casa ad un familiare, come ad un figlio, è uno dei metodi più conosciuti ed utilizzati.  In questo caso il creditore potrebbe impugnare l’atto di proprietà revocando il passaggio per rientrare della somma non pagata dal debitore ma solo entro certi termini. Un altro metodo comune per evitare il pignoramento è vendere la casa a terze parti

Un altro strumento utile in questi casi è il Trust. Questo sistema, di origine anglosassone, non è regolamentato dalle normative italiane. L’immobile viene ceduto ad una società di gestione con l’obbligo di restituzione fissato con un termine dell’accordo. Durante questo tempo la società gestisce l’immobile nell’interesse dell’effettivo proprietario.

Per evitare di arrivare ad una situazione critica di pignoramento, rivolgiti a noi se hai problemi coi tuoi debiti. Richiedi ora un confronto con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.

Comments (5)

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