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Preavviso di fermo amministrativo: il caso di F.

Hai ricevuto un preavviso di fermo amministrativo e non sai come comportarti? Oggi raccontiamo uno degli ultimi successi raggiunti da Debit Consulting. Questa è la storia di F., uomo a cui spetta la pensione di invalidità, e a cui è stato notificato un preavviso di fermo amministrativo

Che cos’è il fermo amministrativo?

Abbiamo già trattato l’argomento nel nostro articoloFermo amministrativo auto: come toglierlo”. Quindi accenniamo solo il tema per poi passare al fulcro di questo articolo: la questione preavviso. Il fermo amministrativo è un procedimento che prevede il blocco di un bene mobile iscritto nei Pubblici Registri, col fine di recuperare dei crediti non riscossi. Il fermo amministrativo auto è un provvedimento che consiste nel blocco del mezzo, a seguito del mancato pagamento di una determinata somma. La somma in questione può essere di diversa natura, come ad esempio tasse o contributi non pagati.

Cos’è il preavviso di fermo amministrativo?

Tramite il preavviso di fermo amministrativo, ha inizio l’atto esecutivo con cui lo Stato provvede al recupero crediti dovuti dal contribuente. Il preavviso, in ogni circostanza, deve essere sempre notificato prima dell’iscrizione del vero e proprio fermo amministrativo. In caso di mancato pagamento entro i termini stabiliti dalla legge, ossia entro 60 giorni, il creditore a cui spetta la riscossione può procedere al fermo amministrativo dei beni mobili registrati. La sua iscrizione nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) non avviene nell’immediato. Questo perché il debitore deve prima ricevere il preavviso di fermo amministrativo. Questo contiene l’invito, entro i successivi 30 giorni, a saldare i pagamenti insoluti. Nel caso in cui il debito non venga saldato, poi, si procederà all’iscrizione del fermo sul veicolo corrispondente alla targa indicata.

Fate attenzione!

Come sopra anticipato, il fermo amministrativo è un particolare vincolo che ha per oggetto veicoli, il più delle volte automobili. Il fermo amministrativo auto è un vero e proprio procedimento amministrativo. Questo viene attivato in seguito al mancato pagamento di una cartella esattoriale (entro sessanta giorni dalla sua emissione). Successivamente, il mezzo viene iscritto nel PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Anche se a molti non è noto, anche il mancato pagamento del bollo auto può determinare l’emissione del fermo amministrativo sulla propria auto. È bene prestare attenzione per evitare di finire in situazioni scomode. Una volta trascorsi i 60 giorni, senza che venga saldato il debito, vengono iscritti a ruolo gli importi vantati dall’ente il quale, a sua discrezione, può mettere in atto la procedura di fermo, previa comunicazione tramite preavviso al soggetto debitore.

Sollecito di pagamento

Occorre precisare che, inoltre, a seconda delle somme oggetto delle cartelle esattoriali. Il preavviso del fermo amministrativo può essere accompagnato da un sollecito di pagamento. Più precisamente, per i debiti inferiori alla cifra di 1000 euro, c’è l’obbligo a carico dell’ente di riscossione di inviare due solleciti. Senza le predette notifiche, il fermo amministrativo è considerato illegittimo.

Come ottenere la cancellazione?

In linea di massima, il fermo amministrativo, infatti, può essere cancellato tramite l’apposita richiesta solo in seguito alla totale estinzione del debito. La pratica per la richiesta di cancellazione del fermo amministrativo deve essere presentata agli uffici del PRA attraverso una delegazione ACI. In alternativa, presso un’agenzia di pratiche auto, presentando la seguente documentazione:

  • Provvedimento di revoca in originale. Questo documento viene rilasciato dal concessionario della riscossione dopo il saldo del debito. Contiene i dati del veicolo, del debitore e l’importo del credito che si chiede di cancellare;
  • Certificato di Proprietà cartaceo (CdP) oppure il Foglio complementare. Quest’ultimo, utilizzando come nota di richiesta il modello NP3, viene distribuito gratuitamente presso le unità territoriali del PRA e della Motorizzazione Civile.

Debit Consulting e il caso di F.

Come anticipato, abbiamo aiutato Federico ad uscire da un situazione di fermo amministrativo. Era già stato notificato il preavviso di fermo amministrativo, quindi era pressoché certo il fermo del suo veicolo. Dopo un’attenta analisi del caso, grazie alla conoscenza della legislazione in materia, abbiamo presentato un’istanza per l’annullamento della procedura di fermo.  Siamo riusciti ad ottenere l’annullamento del proseguimento della procedura, liberando quindi Federico dal fermo del veicolo.

Eccezione per le auto dei disabili

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione non procede all’iscrizione del fermo amministrativo per i veicoli adibiti o destinati ad uso di persone diversamente abili e, laddove il fermo risultasse già iscritto, provvede alla sua cancellazione. Proprio per questo motivo siamo riusciti ad aiutare F., che come abbiamo detto, riceve una pensione di invalidità. Occorre presentare agli sportelli, oppure inviare a mezzo raccomandata A/R il modello F3 “Istanza di annullamento preavviso-cancellazione fermo bene ad uso persona diversamente abile”, allegando la documentazione necessaria ad attestare l’utilizzo del veicolo per il trasporto di persone diversamente abili.

Fermo amministrativo: tempistiche per la cancellazione

Una volta saldato il debito, motivo del preavviso, perché avvenga l’effettiva cancellazione del fermo amministrativo e che la certificazione dell’atto venga rilasciato in formato digitale PDF, occorre attendere un periodo di tempo che varia da 3 a 15 giorni. Questo può variare in base a quando il PRA riceve dall’ente che ha prescritto il fermo la conferma che sia effettivamente avvenuta la revoca.

Fermo amministrativo: quando viene attivato?

Quando viene attivato il fermo amministrativo dell'auto esistono alcune eccezioni contemplate. In particolare, per quanto riguarda per veicoli di lavoro e quelli destinati al trasporto di disabili. Vediamo quali sono invece i casi in cui l'Agenzia delle Entrate-Riscossione attiva il fermo amministrativo di un veicolo.

Nel dettaglio, si può ricevere un preavviso se:

  • non si è pagata una cartella;
  • non è stata richiesta la rateizzazione;
  • non è intervenuto un provvedimento di sospensione o annullamento del debito.

Trascorsi 60 giorni dalla notifica della stessa, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione è tenuta, per Legge, a compiere ulteriori azioni per riscuotere gli importi richiesti dagli enti creditori. Tra le procedure che è possibile attivare, a garanzia delle somme non pagate, c’è appunto il fermo amministrativo.

La procedura di fermo: tutti i passaggi

La Legge (art. 86, comma 1, DPR n. 602/73) prevede che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione possa disporre il blocco dei veicoli intestati al debitore tramite iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).  Prima di procedere, deve essere inviato un preavviso per consentire di regolarizzare i propri debiti, entro un termine prestabilito

Trascorsi 30 giorni dalla notifica del preavviso di fermo, senza che:

  • il debitore abbia pagato le somme dovute;
  • ne abbia richiesto la rateizzazione;
  • oppure in mancanza di provvedimenti di sgravio (cioè cancellazione del debito) o sospensione;

si procede con l’iscrizione del fermo amministrativo al PRA. Fino a quando non viene saldato il debito, il debitore viene sanzionato per l'uso del veicolo

In caso di rateizzazione o definizione agevolata di tutte le somme dovute, dopo l'integrale e tempestivo pagamento della prima rata, è prevista la sospensione del fermo.

Se hai ricevuto un preavviso di fermo amministrativo, rivolgiti a degli esperti. Per ulteriori dubbi, richiedi ora un confronto con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.

Comments (2)

  • El bekary Redouan

    • 10 Agosto 2023 at 11:27
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    • 14 Marzo 2024 at 23:11
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