fbpx

Rateizzazione cartelle esattoriali: come funziona?

La rateizzazione delle cartelle esattoriali è un’opzione per il pagamento delle cartelle in diverse soluzioni all’Agenzia delle Entrate. Questa agevolazione, prevista dalla Legge, ha lo scopo di venire incontro a chi non riesce, per diverse motivazioni, ad affrontare il pagamento in un’unica soluzione. Come funziona questa procedura e in quali casi può essere applicata?

Come funziona la rateizzazione delle cartelle esattoriali?

Le modalità di rateizzazione sono differenti a seconda dell’importo da saldare. La procedura più semplice riguarda le cartelle di importo inferiore ai 120.000 euro. Per gli importi inferiori a questo, i contribuenti possono ottenere una rateizzazione fino a 72 euro rate mensili

L’Agenzia delle Entrate si occuperà di processare la richiesta e, eventualmente, confermare l’accesso alla rateizzazione delle cartelle. In caso di esito positivo, sarà possibile pagare le rate secondo le modalità previste dall’accordo

Se si rispettano i pagamenti e le rate vengono versate con puntualità, l’Agenzia delle Entrate non potrà attivare nessuna procedura esecutiva, come ad esempio fermi o pignoramenti.

In situazioni come questa, solitamente l’Agenzia concede la rateizzazione senza particolari difficoltà.

Per importi superiori ai 120.000 euro come ottenere la rateizzazione?

Come abbiamo detto, per importi inferiori ai 120.000 euro la procedura da seguire è piuttosto semplice. Ma sopra questa cifra come bisogna muoversi?

In questo caso, la rateizzazione può essere richiesta tramite

  • Rate costanti. In questo caso l’importo mensile di ogni rata rimane fisso, mentre la scadenza varia a seconda dei tassi di interesse correnti.

Oppure

  • Rate crescenti. L’importo delle rate aumenta fino ad arrivare all’estinzione completa del debito per cui è stata richiesta la rateizzazione, come previsto dalle clausole contrattuali.

Insieme al modello R-2, da completare in ogni sua parte e da inviare agli indirizzi PEC riportati al suo interno, andrà allegata anche la certificazione relativa all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del proprio nucleo familiare. Questo documento è necessario per attestare la temporanea situazione di certificata difficoltà economica, a rischio di sovraindebitamento.

Se l’Agenzia delle Entrate accetta la richiesta, il contribuente potrà beneficiare di una rateizzazione con piano ordinario fino a 72 rate. In questo caso, come intuibile, ogni rata avrà un importo più elevato.

La procedura e i risultati sono gli stessi già trattati per la rateizzazione delle cartelle fino a 120.000 euro.

Rateizzazione cartelle esattoriali: come ottenere 120 rate?

In alcuni casi, per un contribuente anche 72 rate potrebbero essere troppe. In situazioni economiche estremamente difficili, è possibile fare domanda per un piano di rateizzazione fino a 120 rate.

Il primo requisito per ottenere questa ulteriore agevolazione, è dimostrare di non essere in grado di pagare il debito con il piano ordinario (72 rate).

Nello specifico,  l’importo della rata del piano ordinario deve essere superiore al 20% del reddito mensile dell’intero nucleo familiare. Questo dato deve risultare dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE.

La domanda di rateizzazione per l’accesso al piano straordinario può essere presentata attraverso il modello R-4, inviando tale documento e la dichiarazione di difficoltà economica all’indirizzo PEC specificato.

Anche in questo caso, se si rispettano i pagamenti e le rate vengono versate con puntualità, l’Agenzia delle Entrate non potrà attivare nessuna procedura esecutiva.

Cosa vuol dire rateizzazione in proroga?

Nel malaugurato caso in cui la situazione economica di un contribuente peggiori una volta ottenuto il piano di rateizzazione delle cartelle esattoriali, può richiederne la proroga.

Questa proroga ha le seguenti caratteristiche:

  • può essere richiesta una sola volta;
  • può essere ordinaria fino a un massimo di 72 rate o straordinaria fino a un massimo di 120 rate;
  • è richiedibile presentando una nuova domanda motivata;
  • deve essere accompagnata dalla dichiarazione del peggioramento della temporanea situazione di oggettiva difficoltà economica.

Vale quanto detto per la rateizzazione cartelle esattoriali da 120 rate. Insieme al documento di richiesta, sarà necessario presentare la dichiarazione ISEE come attestato di criticità della situazione economica corrente.

La richiesta di proroga del piano di rateizzazione da 120 rate dovrà essere inviata agli stessi indirizzi PEC riportati nei modelli originariamente utilizzati.

Cosa succede se decade la rateizzazione?

Se i requisiti necessari vengono a mancare, le agevolazioni previste dalla rateizzazione decadono. Nel dettaglio, nel caso in cui si verifichino i seguenti eventi, uno o più di uno, la rateizzazione decade

  • inadempienza, intesa come il mancato pagamento di alcune delle rate del piano di ammortamento;
  • assoggettamento del richiedente a una procedura concorsuale;
  • decesso del richiedente;
  • società cancellata dal Registro delle Imprese.

Se si verifica uno di questi eventi, l’Agenzia delle Entrate ha il diritto di procedere con le azioni di recupero credito lasciate in sospeso con l’accettazione del piano di rateizzazione.

Dobbiamo fare una specifica tecnica in merito a questo. Il decadere dell’agevolazione di rateizzazione di una (o più) cartelle esattoriali non preclude la  possibilità di presentare richiesta per la rateizzazione del pagamento di altri importi, differenti da quello originario per cui si era fatta domanda e per cui è intervenuta la decadenza.

Cosa succede se non pago la rateizzazione con Agenzia Entrate?

Nel caso di mancato pagamento di un alcune rate, non necessariamente consecutive, si rientra nella situazione di “decadenza per inadempienza”. Nello specifico, il numero di rate non pagate varia nei seguenti casi:  

  • per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020 (21 febbraio nel caso di soggetti residenti nella cosiddetta ex “zona rossa”), la decadenza avviene con il mancato pagamento di 18 rate, anche non consecutive (come previsto dal Decreto Fiscale);
  • per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive (come previsto dal Decreto Ristori);
  • per le rateizzazioni presentate e concesse successivamente al 1° gennaio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive;
  • per le rateizzazioni presentate dal 16 luglio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive.

Inoltre è previsto che, in caso di inadempienza:

  • per i piani di rateizzazione richiesti prima del 16 luglio 2022 è possibile essere ammessi all’istituto della rateizzazione solo dopo aver regolarizzato l’importo delle rate scadute, calcolate alla data di presentazione della nuova richiesta di rateizzazione;
  • per i piani di rateizzazione richiesti dal 16 luglio 2022, gli importi non potranno essere nuovamente rateizzati.

Come anticipato, la decadenza dal beneficio della rateizzazione di uno o più carichi non preclude al contribuente la possibilità di chiedere la rateizzazione del pagamento di pagamenti diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.

Speriamo di aver fatto chiarezza in merito alla rateizzazione cartelle esattoriali. Sei hai difficoltà nei pagamenti, rivolgiti ad un esperto. Richiedi ora un confronto con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.

Leave a comment

You are commenting as guest.
Contatta i professionisti di Debit Consulting

La società Debit Consulting S.r.l., nell'erogare i propri servizi, si riserva di valutare in via preliminare la fattibilità della pratica, con particolare riferimento alla capacità patrimoniale del cliente. Tale prestazione è da intendersi quale obbligazione di mezzi e non di risultato, rimanendo conseguentemente esclusa la garanzia di raggiungimento del risultato trattandosi, in particolare, di prestazione di carattere intellettuale. Il cliente è inoltre informato che nel caso di definizione a saldo e stralcio del debito affidato alla presente società, egli sarà segnalato a sofferenza presso la Centrale Rischi dell'ente creditore, le cui informazioni sono sempre consultabili dagli intermediari finanziari per il periodo relativo agli ultimi trentasei mesi, mentre senza alcun limite per il soggetto segnalato.

Debit Consulting S.r.l. | P.I. 04362330245
Privacy policy e Cookie Policy Powered by Web Surfers