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Ritardo nel pagamento della rata del finanziamento: come risolvere

La vita è una strada ricca di imprevisti e sorprese non sempre piacevoli, queste possono portare spesso a conseguenze da non sottovalutare. Nel nostro caso parliamo di pagamento in ritardo di una o più rate di un finanziamento.

 

Non si tratta di un evento raro, a tutti può accadere un avvenimento che porta a una spesa imprevista facendo saltare la programmazione dei pagamenti rateizzati di un prestito. Il problema è che tale comportamento influisce negativamente su reputazione e affidabilità creditizia personale.

Per questo motivo è di fondamentale importanza porsi alcune domande:

  • Cosa accade se ritardo il pagamento della rata del prestito?
  • Sarò segnalato come cattivo pagatore?
  • Quali sono le conseguenze a cui vado incontro?

Diamo una risposta a questi giusti quesiti in questo articolo. Per ulteriori approfondimenti ti consigliamo di compilare il form disponibile nel sito Debit Consulting per essere subito ricontattato per una consulenza gratuita.

Rata pagata in ritardo, quali sono le conseguenze

Dal momento in cui si avvia la pratica per aprire un finanziamento di qualsiasi genere, è necessario leggere bene le scadenze. Le date di ciascun pagamento sono solitamente descritte nel contratto, inoltre sono incluse alcune clausole riguardanti la gestione e il mancato assolvimento delle rate.

È fondamentale non saltare nessuna clausola ma leggere con attenzione tutto il contratto prima di firmare. Nel non si comprendono bene alcune parti si può chiedere direttamente all’ emittente del prestito oppure rivolgersi ai nostri esperti per una consulenza finanziamento.

Ma cosa succede se si paga in ritardo una rata del rimborso per difficoltà economica temporanea o per dimenticanza?

Solitamente la notifica di ritardo di pagamento rata del finanziamento scatta solo a 30 giorni dalla data di scadenza prevista. L’Istituto bancario, o finanziario, che ha emesso il prestito può agire con diverse modalità che sono le seguenti:

  • Uno o più solleciti di pagamento
  • Applicazione di interesse di mora
  • Segnalazione al CRIF
  • Passaggio dell’insoluto al recupero crediti
  • Decreto ingiuntivo

Per quanto riguarda l’applicazione di interesse di mora, si tratta di una percentuale variabile che va dal 2 al 4% ed è la soluzione più utilizzata prima di passare alle azioni esecutive. Una conseguenza ovvia è la segnalazione al CRIF, tale atto porta all’iscrizione come cattivo pagatore nella banca dati e l’impossibilità di ricevere in futuro prestiti.

Quello che non tutti sanno è che si può richiedere la cancellazione dal CRIF. Per sapere come fare leggi il prossimo articolo o salta questo passaggio e richiedi subito l’intervento dei Consulenti finanziari di Debit Consulting scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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