La pensione di invalidità in Italia è percepita da più di 17 milioni di persone. Oltre il 70% ha natura previdenziale. Tra questi rientra anche P., nostro cliente, che a causa di un elevato debito con Findomestic si è rivolto a Debit Consulting. Facciamo un passo indietro prima di raccontarvi come lo abbiamo aiutato a ritrovare la serenità.
In Italia, la pensione di invalidità è una prestazione economica erogata dall'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) a sostegno delle persone con una disabilità permanente che non sono in grado di svolgere un'attività lavorativa o hanno una capacità lavorativa limitata. È importante sottolineare che, in alcuni casi, l'INPS può assegnare una pensione di invalidità temporanea. Questa verrà rivalutata periodicamente. Se la disabilità permane, la pensione potrebbe venire convertita in una pensione di invalidità permanente.
Per essere idonei alla pensione di invalidità, i richiedenti devono soddisfare determinati requisiti. Nel dettaglio, riguardano:
Il processo per richiedere la pensione di invalidità prevede i seguenti passaggi in linea di massima. Chiaramente ogni situazione può avere bisogno di procedure specifiche e ulteriori step. In generale però:
Per ottenere informazioni più aggiornate e precise sulla pensione di invalidità, ti invitiamo a consultare il sito ufficiale dell'INPS o di contattare direttamente l'ente previdenziale.
Facciamo ora una distinzione per quanto riguarda invece la pensione di inabilità. Questa prestazione spetta a coloro che sono impossibilitati a svolgere l’attività lavorativa in modo assoluto e permanente. Anche in questo caso comunque il richiedente deve possedere almeno 5 anni di contributi. Sottolineiamo che tutte le forme di pensionamento si basano sui contributi versati. Di conseguenza quindi possono essere oggetto di pignoramento. È dunque sempre bene prestare attenzione, onde evitare di ritrovarsi in una situazione economica difficile da gestire.
In ambito di pensione di invalidità è necessario fare una distinzione tra invalidità civile e invalidità ordinaria. L’invalidità civile riguarda prestazioni economiche assistenziali. Di conseguenza, non dipende dal versamento di contributi lavorativi. È necessario però che sussista un requisito sanitario: la persona deve essere in una condizione tale in cui è impossibilitata a svolgere determinate attività. Inoltre, deve sussistere anche il requisito reddituale. L’individuo non deve superare una determinata soglia di reddito e, in alcuni casi, di età.
La pensione di invalidità civile è un trattamento di tipo assistenziale. Per questo motivo, non può essere pignorata, in quanto finalizzata a garantire all’individuo che la percepisce il minimo vitale per “reintegrare essenziali espressioni di vita menomate dalla malattia”. Ad esempio, anche l’assegno di accompagnamento, per le stesse ragioni, non può essere pignorato.
L'invalidità ordinaria invece offre una prestazione economica solo in presenza del versamento di contributi. Viene dunque concessa in favore a tutti quei lavoratori che, una volta assunti, si ritrovino in una condizione di disabilità che influisce sulla capacità di svolgere il compito assegnato o qualsiasi altra attività lavorativa. In questo caso, per ottenere la pensione , è necessario avere sia il requisito sanitario che quello contributivo.
All’inizio di questo articolo abbiamo introdotto P.V, un nostro cliente. Pensionato a causa di invalidità di 54 anni della provincia di Milano, P. si è rivolto a Debit Consulting a causa di un debito con Findomestic di 104.000 euro. Per estinguerlo, pagava una rata mensile di 963 euro. Questa somma gravava per intero sul suo intero reddito. Attraverso una veloce trattativa, grazie alla nostra esperienza nel settore, in un solo mese e mezzo abbiamo raggiunto un accordo di chiusura favorevole per il cliente. Il risultato? 80.000 euro suddivisi in rate mensili da 450 euro. Finalmente P., soddisfatto del risultato ottenuto, è riuscito a tornare alla sua serenità quotidiana.
In queste situazioni, uno dei rischi più grandi che si corre è quello di vedere la propria pensione pignorata. P. non è arrivato al pignoramento poiché si è rivolto a noi prima che questo succedesse. In caso di difficoltà, è sempre bene rivolgersi il prima possibile a degli esperti del settore. Anche se non totalmente, anche le pensioni di invalidità e inabilità possono essere pignorate, portando a gravi ripercussioni sulla situazione economica del debitore.
Secondo la normativa vigente, le pensioni di invalidità e inabilità non possono essere pignorate fino alla somma corrispondente a 1,5 volte quella dell’assegno sociale, ovvero 460,28 euro, dunque alla cifra di 690,42 euro.
Se la pensione in questione supera questa cifra, viene pignorata secondo le seguenti condizioni.
Adottare misure preventive è sempre fondamentale. Per evitare il pignoramento della pensione di invalidità, è possibile agire in anticipo ad esempio aprendo un conto bancario separato per la pensione, ridurre le spese eccessive e tenere sempre sotto controllo la propria situazione economica.
In ogni caso, è importante agire tempestivamente e cercare il supporto di un professionista per risolvere il problema del debito in modo efficace.
Se pensi che la tua pensione di invalidità sia a rischio, rivolgiti a noi. Per avere maggiori informazioni e un confronto gratuito con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.
Via Ludovico Lazzaro Zamenhof, 817, 36100 Vicenza VI
La società Debit Consulting S.r.l., nell'erogare i propri servizi, si riserva di valutare in via preliminare la fattibilità della pratica, con particolare riferimento alla capacità patrimoniale del cliente. Tale prestazione è da intendersi quale obbligazione di mezzi e non di risultato, rimanendo conseguentemente esclusa la garanzia di raggiungimento del risultato trattandosi, in particolare, di prestazione di carattere intellettuale. Il cliente è inoltre informato che nel caso di definizione a saldo e stralcio del debito affidato alla presente società, egli sarà segnalato a sofferenza presso la Centrale Rischi dell'ente creditore, le cui informazioni sono sempre consultabili dagli intermediari finanziari per il periodo relativo agli ultimi trentasei mesi, mentre senza alcun limite per il soggetto segnalato.