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Messa in mora: cos'è e come funziona

La messa in mora è una procedura prevista dalla Legge Italiana. Si usa per richiedere il pagamento di una somma di denaro a una persona o a un'azienda che non ha soddisfatto un obbligo di pagamento. Vediamo come funziona.

Significato di messa in mora

Questa è la definizione di messa in mora: quando un debitore non rispetta i termini di pagamento di un contratto, il creditore può inviare una lettera di sollecito. In questa lettera, il creditore specifica un termine entro cui il debito deve essere saldato. Si tratta di uno strumento, attraverso il quale, un creditore conferisce un valore giuridico al ritardo nei pagamenti da parte di un debitore.

Si tratta dunque di una procedura mirata al recupero crediti. Vediamo nel dettaglio quali sono gli elementi che deve contenere una lettera di questo tipo e cosa succede in seguito al ricevimento di quest’ultima.

Lettera di messa in mora

La lettera di messa in mora di solito comunica al debitore che è inadempiente e gli fornisce un'ultima opportunità per adempiere all'obbligo di pagamento. Questo entro un periodo di tempo specificato, ad esempio 15 giorni. La lettera solitamente contiene informazioni dettagliate sul debito, come l'importo dovuto, la data di scadenza originale e gli eventuali interessi di mora o penali. La messa in mora può essere utilizzata in diverse situazioni; come il mancato pagamento di un prestito, di una fattura o di un contratto.

Gli elementi della lettera

La lettera di messa in mora viene inviata dal creditore, o da chi per lui, tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) o lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Per avere valore legale, la lettera deve necessariamente contenere i seguenti elementi. Nel dettaglio:

  • Specifica del titolo necessario per richiedere l’adempimento e descrizione dettagliata dello stesso;
  • Intimazione specifica ad adempiere a quanto dovuto, facendo riferimento agli articoli del Codice Civili che sanciscono la materia;
  • Termine ultimo entro il quale il debitore deve necessariamente adempiere;
  • Avviso di decreto ingiuntivo in caso di ulteriore inadempimento.

Disciplina nel Codice Civile

Il Codice Civile disciplina la materia nell’articolo 1219 e in quelli successivi. L’articolo stabilisce che “il debitore è costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto”.

Sottolineiamo che non è necessaria la messa in mora quando:

  • debito deriva da fatto illecito;
  • il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler procedere con l’adempimento;
  • è scaduto il termine, se la prestazione deve essere eseguita al domicilio del creditore. 

Nel caso in cui in termine scada dopo la morte del debitore, gli eredi non sono costituiti in mora.

Che cosa succede dopo la messa in mora?

Dopo aver inviato una messa in mora possono verificarsi diverse situazioni, a seconda delle circostanze specifiche. Nel dettaglio: 

  • Adempimento dell'obbligo: il debitore può decidere di adempiere all'obbligo contrattuale entro il termine indicato nella messa in mora. In questo caso, la questione viene risolta e le parti possono continuare a operare secondo i termini del contratto.
  • Negoziazione: dopo aver ricevuto la messa in mora, le parti possono intraprendere negoziazioni per cercare di raggiungere un accordo. Possono essere apportate modifiche al contratto originale o possono essere concordati piani di pagamento o soluzioni alternative per risolvere la situazione.
  • Recesso dal contratto: se il debitore non adempie all'obbligo entro il termine indicato o non si raggiunge un accordo tramite negoziazione, il creditore può avere il diritto di recedere dal contratto. Ciò significa che la parte lesa può risolvere il contratto e potrebbe essere in grado di richiedere risarcimenti per eventuali danni subiti.
  • Azione legale: se le trattative o il recesso contrattuale non risolvono la controversia, la parte lesa può intraprendere azioni legali per far valere i propri diritti. Questo può includere la presentazione di una causa civile per ottenere un risarcimento o per far rispettare l'adempimento del contratto da parte dell'altra parte.

Quanto dura la messa in mora?

La durata della messa in mora può variare in base alla situazione specifica e al debito in questione. Solitamente viene determinata una tempistica entro cui il debitore deve saldare la somma di denaro, come ad esempio 15 giorni. Può verificarsi  anche il caso in cui non ci sia un tempo predefinito: potrebbe trattarsi di una richiesta di saldo entro un ragionevole periodo di tempo.

Chi può fare la messa in mora?

La messa in mora può essere effettuata da un creditore nei confronti di un debitore. Il creditore può essere un individuo, un'azienda o un'istituzione finanziaria che ha un credito da far valere nei confronti del debitore. Il creditore ha il diritto di richiedere il pagamento di un debito scaduto o non adempiuto entro i termini concordati.

Di solito, il creditore invia una lettera di messa in mora al debitore, nella quale si richiede il pagamento dell'importo dovuto entro un termine specificato. La persona o l'azienda che può effettuare la messa in mora può variare a seconda del contesto e della natura del debito. Ad esempio, se si tratta di un prestito personale, il creditore potrebbe essere un istituto finanziario o una banca. Se si tratta di un'obbligazione commerciale, il creditore potrebbe essere un fornitore di servizi o di beni.

Messa in mora e diffida da adempiere

La messa in mora e la diffida da adempiere sono due strumenti legali utilizzati per sollecitare il pagamento di un debito o l'adempimento di un obbligo contrattuale. Sebbene siano spesso come sinonimi, presentano alcune differenze sia nel loro significato che nell'applicazione pratica, a seconda del contesto legale.

La prima, come abbiamo visto, è una procedura legale attraverso la quale un creditore richiede al debitore di adempiere al proprio obbligo di pagamento entro un termine specificato. La lettera comunica al debitore che è inadempiente e gli offre un'ultima opportunità di regolarizzare la situazione prima di intraprendere azioni legali più gravi.

In che cosa consiste la diffida ad adempiere?

La diffida da adempiere, invece, è un atto formale con cui una delle parti coinvolte in un contratto o in una transazione richiede all'altra parte di adempiere alle sue obbligazioni contrattuali entro un termine stabilito. La diffida può essere utilizzata quando una delle parti non rispetta i termini del contratto e si desidera richiedere l'adempimento delle sue obbligazioni.

In altre parole, sia la messa in mora che la diffida da adempiere hanno lo scopo di sollecitare il pagamento o l'adempimento di un obbligo. La differenza principale può risiedere nel contesto in cui vengono utilizzate e nelle implicazioni legali specifiche.

 

Speriamo di aver fatto maggiore chiarezza in merito all’argomento messa in mora. Se hai ricevuto la lettera, rivolgiti a noi. Richiedi ora un confronto con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.

Comments (4)

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