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Fondo est: come accedere?

Il Fondo Est è un fondo sanitario italiano istituito per fornire ulteriore assistenza sanitaria ai membri che vi accedono. I servizi compresi sono vari e sono disponibili per aziende, consulenti e centri servizi. Entriamo più nel dettaglio e vediamo come funziona l’adesione.

Che cos’è il Fondo Est?

Fondato nel 2005, il Fondo Est fornisce ulteriore assistenza sanitaria, oltre a quella prevista per i dipendenti dei CCNL Terziario (distribuzione e servizi). È stato creato dunque per tutti i dipendenti a tempo indeterminato e per gli apprendisti delle aziende che operano nei settori indicati. 

Le aziende devono quindi richiedere l’accesso al fondo e iscrivere i lavoratori dipendenti. Il procedimento va fatto sul portale dedicato. Le aziende e i lavoratori iscritti devono versare dei contributi, mensili o annuali, per poter mantenere l’iscrizione al Fondo Est. Le quote possono essere saldate con bonifico bancario, carta di credito o Modello F24.

Quali categorie di lavoratori possono accedere?

Come abbiamo detto, il Fondo Est offre assistenza sanitaria solo ai dipendenti di determinati contratti CCNL. L’adesione a questo fondo dunque è destinata solamente ad alcune specifiche categorie di lavoratori dipendenti. A partire dal 15 gennaio 2013, i datori di lavoro sono obbligati ad iscrivere i propri lavoratori dipendenti al Fondo Est. Inoltre, i lavoratori non possono rifiutare tale iscrizione

Quali sono i CCNL previsti?

L’obbligo di iscrizione al fondo si rivolge, come abbiamo visto, solamente ad alcuni contratti CCNL. Nel dettaglio: 

  • Terziario (distribuzione e servizi);
  • Farmacie;
  • Settore del Turismo
  • Ortofrutticoli, agrumari, FruitImprese;
  • Confederazione Italiana dello Sport-Confcommercio imprese per l’Italia;
  • Autoscuole e studi di consulenza automobilistica sottoscritto da Unasca o da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti
  • Dipendente da imprese esercenti l’attività funebre sottoscritto da Feniof;
  • Pubblici Servizi e Ristorazione collettiva

Sottolineiamo che dall’iscrizione del Fondo Est sono attualmente esclusi i dirigenti e i quadri d’azienda.

Come funziona il Fondo Est?

Le prestazione sanitarie coperte da questa assicurazione integrativa per cui è previsto un rimborso sono numerose. Ogni lavoratore dipendente con accesso al Fondo Est, con necessità di usufruire di un determinato servizio, può godere di una valida copertura per le spese da sostenere

Una volta pagata il prezzo per la visita o il servizio necessario, il lavoratore dipendente potrà chiedere il rimborso inviando una copia della fattura che testimoni l’avvenuta prestazione.

Che cosa copre il Fondo Est?

Il Fondo Est copre le seguenti prestazioni mediche. Nel dettaglio:

  • Ricoveri presso strutture pubbliche o private;
  • Cure odontoiatriche;
  • Visite necessarie durante il periodo della gravidanza;
  • Ticket sanitari per servizi di pronto soccorso o visite di accertamento;
  • Visite oculistiche e acquisto di lenti ed occhiali;
  • Implantologia o estrazioni dentali;
  • Spese sostenute pre o post ricovero, fino ai 120 giorni precedenti o successivi;
  • Prestazioni per la sindrome metabolica.

I massimali annuali stabiliti

È necessario specificare che ognuna delle cure mediche presente in elenco è soggetta a determinati massimali. Questi variano in base all’intervento sanitario sostenuto.

Ad esempio, per quanto riguarda la maternità, il rimborso massimale che può essere richiesto è di 1.000,00 euro. Per le visite specialistiche, ogni anno, il rimborso massimo previsto è di 700,00 euro. I ticket SSN per gli accertamenti diagnostici e le visite di pronto soccorso possono essere restituiti fino ad un massimo di 500,00 euro. Le cure di implantologia hanno un tetto massimo stabilito di 3,300 euro annui.

Quanto costa l’adesione al Fondo Est?

L’adesione al Fondo Est ha dei costi da sostenere. La quota da versare per poter godere dei benefici previsti varia a seconda della tipologia di CCNL. Inoltre, a seconda della categoria, una parte della quota sarà versata dall’azienda oppure sarà a carico del lavoratore dipendente. Nel dettaglio:

  • Settore terziario: 12 euro mensili e 30 euro una tantum;
  • Farmacie: 10 euro mensili e 30 euro una tantum;
  • Impianti sportivi: 12 euro mensili e 30 euro una tantum;
  • Autoscuole: 12 euro mensili e 30 euro una tantum;
  • Servizi funebri: 12 euro mensili e 30 euro una tantum;
  • Turismo: 10 euro mensili e 15 euro una tantum per contratti a tempo pieno. Per i contratti part time, 8 euro.
  • Ortofrutta: 10 euro mensili e 15 euro una tantum.
  • Pubblici esercizi e ristorazione collettiva: 12 euro mensili e 15 euro una tantum per contratti a tempo pieno. Per contratti part time, 8 euro.

Chi rientra nel Fondo Est?

Nel Fondo Est rientrano, come abbiamo visto, tutti i lavoratori a tempo indeterminato. Sono inclusi sia i contratti part time che quelli full time, oltre ai lavoratori in apprendistato. Per tutti questi dipendenti l’iscrizione è obbligatoria. Come accennato invece, sono esclusi i quadri, i titolari di azienda, i collaboratori e i soci.

Come funziona per i giornalisti?

I giornalisti che versano i contributi previdenziali all’Inpgi possono prendere la decisione di aderire alla Casagit, nel caso in cui venga applicato loro uno dei contratti di lavoro aderenti al Fondo Est. Dunque, se un giornalista con qualifica viene inserito nelle liste aderenti, vorrà dire che ha preso la decisione di non optare per Casagit e si procederà quindi con l’iscrizione a Fondo Est.

Pubblici esercizi, Ristorazione, Turismo e Ortofrutticoli

Secondo il Contratto collettivo Nazionale previsto per i Pubblici esercizi, per la Ristorazione collettiva e per il settore del Turismo, possono essere iscritti al Fondo solamente i lavoratori dipendenti con un contratto a tempo determinato superiore ai 3 mesi. Invece il contratto degli Ortofrutticoli e degli Agrumari stabilisce l’iscrizione per i dipendenti con un contratto a tempo determinato che sia uguale o superiore ai 5 mesi.

Come estendere Fondo Est ai familiari?

La copertura di questo fondo può essere estesa anche all'interno del nucleo familiare. Nel dettaglio, possono rientrare:

  • Fratelli e sorelle;
  • Coniugi;
  • Conviventi more uxorio;
  • Figli.

L’appartenenza a una di queste condizioni dovrà essere certificata dallo stato di famiglia o da un autocertificazione. Il dipendente è tenuto a versare uno specifico contributo a sue spese per poter estendere il Fondo Est.

Qual è la differenza tra Fondo Est e UniSalute?

I servizi offerti da Fondo Est sono in parte riservati alle attività di UniSalute. Si tratta di una compagnia assicurativa che lavora in ambito sanitario. Gestisce la parte relativa alle prenotazioni per pacchetti di prevenzione, prestazioni di diagnostica odontoiatrica, servizi relativi ai ricoveri ed interventi e anche l’ospedalizzazione domiciliare.  

Per poter beneficiare dei rimborsi elencati sopra, i lavoratori dovranno presentare una copia della documentazione che attesti le spese relative alle prestazioni mediche e il modulo di rimborso Fondo Est.

Dal rimborso sono escluse le somme spese per l’acquisto di eventuali marche da bollo necessarie da apporre sulla documentazione.

Speriamo di aver fatto chiarezza in merito all’argomento Fondo Est e alla sua adesione. Si tratta di un grande vantaggio per tutti i lavoratori dipendenti che hanno bisogno di cure ordinarie o eccezionali. Per ulteriori dubbi, richiedi ora un confronto con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.

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