Quando si ha una dipendenza da gioco, i debiti per ludopatia sono una delle tante spiacevoli conseguenze a cui si va incontro. Liberarsene non è mai semplice, soprattutto se non si conosce nel dettaglio la legislazione in merito. In questo articolo vediamo in quali casi è obbligatorio pagare e come muoversi per non peggiorare una situazione già complessa.
Con ludopatia si fa riferimento ad una condizione di dipendenza dal gioco d’azzardo. Quando quest’ultimo diventa patologico, si parla di una vera e propria malattia denominata con la sigla G.A.P (gioco d’azzardo patologico). Sono molte le persone che ogni giorno soffrono di questo disturbo, incentivato attraverso differenti modalità di gioco come slot machine, scommesse online o partite di poker. Una persona che soffre di questo disturbo ha un’elevata probabilità di indebitarsi tramite il gioco. La ludopatia va trattata con un supporto psicologico adeguato. Per quanto riguarda i debiti, è bene affidarsi a degli esperti del settore. Non tutti questi debiti vanno pagati: uscirne è possibile con i giusti mezzi.
I sintomi della ludopatia possono variare da individuo a individuo, ma alcuni segnali comuni includono:
La ludopatia può portare a gravi problemi finanziari. La persona può spendere grandi somme di denaro nel gioco d'azzardo, accumulare debiti, chiedere prestiti o addirittura impegnare beni personali per finanziare il proprio comportamento di gioco. Se una persona presenta diversi di questi sintomi e sospetti che possa essere affetta da ludopatia, è importante cercare l'aiuto di un professionista specializzato nella gestione dei disturbi del gioco d'azzardo.
Quando si parla di gioco d’azzardo è necessario fare una distinzione tra le tre diverse tipologie previste. Ognuna di queste segue una regolamentazione specifica. Nel dettaglio:
In linea generale, chi prende parte da giochi regolamentati e tutelati dalla Legge, non è obbligato al pagamento dei debiti derivanti da tale attività. Questo obbligo sussiste solo ed esclusivamente sul livello morale. La materia a riguardo è regolamentata dall’articolo 1933 del Codice Civile. Qui viene specificato che, nel caso di giochi e scommesse autorizzati, il debitore non è tenuto a pagare la somma per cui si è indebitato. Debiti di questo genere sono definiti come obbligazioni naturali.
L'obbligazione naturale è un concetto giuridico che indica una situazione in cui una persona è tenuta moralmente o socialmente a eseguire un'azione, ma non ha l'obbligo giuridico di farlo. In altre parole, si tratta di un obbligo che, sebbene non sia legalmente vincolante, è considerato moralmente o socialmente corretto da adempiere. L'obbligazione naturale si differenzia dall'obbligazione legale in quanto quest'ultima è legalmente riconosciuta e può essere imposto un obbligo giuridico di adempimento, con l'eventuale possibilità di ricorrere a vie legali in caso di inadempienza. In generale, le obbligazioni naturali sono basate su principi morali, etici o sociali che riflettono norme di comportamento accettate all'interno di una determinata comunità o contesto.
Il Decreto Dignità è un provvedimento legislativo adottato in Italia nel 2018, noto anche come Decreto Legge 12 luglio 2018, n. 87. Al suo interno sono presenti le disposizioni riguardanti il settore del gioco, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dipendenza dal gioco, la nascita di debiti per ludopatia e promuovere una maggiore tutela dei giocatori.
Le principali misure previste dal Decreto Dignità in relazione al gioco d'azzardo includono:
In Italia, il gioco d'azzardo illegale è soggetto a sanzioni penali e amministrative. Le sanzioni possono variare a seconda del tipo di violazione e della gravità dell'infrazione commessa. Secondo il Codice Penale, l'esercizio abusivo del gioco d'azzardo può essere punito con l'arresto fino a tre anni. Le autorità possono sequestrare beni e attività legate al gioco d'azzardo illegale, come apparecchiature, denaro e altri beni utilizzati per scopi illegali. In caso di condanna, questi beni possono essere confiscati. Le persone coinvolte nell'organizzazione o nella gestione di attività di gioco d'azzardo illegale possono essere perseguite individualmente e soggette a sanzioni personali, oltre alle sanzioni contro l'attività illegale stessa.
Come abbiamo visto, i debiti per ludopatia non vanno necessariamente saldati. Questo in base a quanto stabilito dall’articolo 2034 del Codice Civile. Anche nell’eventualità in cui si arrivi all’emissione di un assegno per il pagamento dei debiti ma non si abbiano a disposizione fondi a sufficienza, non si può arrivare al protesto. Inoltre, in ogni caso, è sempre possibile presentare l’opposizione.
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La società Debit Consulting S.r.l., nell'erogare i propri servizi, si riserva di valutare in via preliminare la fattibilità della pratica, con particolare riferimento alla capacità patrimoniale del cliente. Tale prestazione è da intendersi quale obbligazione di mezzi e non di risultato, rimanendo conseguentemente esclusa la garanzia di raggiungimento del risultato trattandosi, in particolare, di prestazione di carattere intellettuale. Il cliente è inoltre informato che nel caso di definizione a saldo e stralcio del debito affidato alla presente società, egli sarà segnalato a sofferenza presso la Centrale Rischi dell'ente creditore, le cui informazioni sono sempre consultabili dagli intermediari finanziari per il periodo relativo agli ultimi trentasei mesi, mentre senza alcun limite per il soggetto segnalato.
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