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Credito d'imposta: cos'è e come funziona

Il credito d'imposta è una forma di agevolazione fiscale prevista dal sistema tributario italiano. Consiste nella possibilità, per i contribuenti e per le imprese, di compensare una parte dell'imposta lorda dovuta con un credito d'imposta. Di conseguenza, si ottiene un importo che può essere utilizzato per pagare le imposte successive o essere chiesto in rimborso.

Cosa si intende per credito d'imposta?

In altre parole, il credito d'imposta rappresenta un credito fiscale. Questo viene riconosciuto all'impresa o al contribuente che ha sostenuto determinate spese o che ha effettuato specifici investimenti che rientrano nelle finalità previste dalla normativa. Il credito fiscale in questione può essere utilizzato per ridurre l'imposta dovuta in un periodo successivo o richiedere il rimborso delle somme in eccesso. Il credito d'imposta rappresenta quindi uno strumento importante per sostenere gli investimenti e la crescita delle imprese. Agisce riducendo il loro carico fiscale e incentivando lo sviluppo di attività strategiche per l'economia del Paese

Come si ottiene il credito d'imposta?

Il credito d'imposta può essere ottenuto per diverse finalità. Le modalità di concessione del credito d'imposta possono variare a seconda della finalità per cui viene richiesto. In linea generale, l'impresa deve presentare una domanda di accesso al beneficio entro i termini previsti dalla normativa di riferimento. In questa fase sarà necessario fornire la documentazione richiesta. Quest’ultima ha lo scopo di dimostrare di avere i requisiti previsti per l'ottenimento del credito d'imposta. Una volta che la domanda è stata accettata, l'impresa può utilizzare il credito d'imposta per compensare l'imposta lorda dovuta nei periodi successivi. In alternativa, può richiederne il rimborso.

Un importante strumento di crescita

Il credito d'imposta rappresenta quindi uno strumento importante per sostenere gli investimenti e la crescita delle imprese, riducendo il loro carico fiscale e incentivando lo sviluppo di attività strategiche per l'economia del Paese. Tuttavia, è importante sottolineare un aspetto. La concessione di questo beneficio deve essere effettuata sempre in modo limpido e in linea con le finalità previste dalla normativa. La motivazione? Evitare eventuali abusi o distorsioni economiche del mercato.

Quando si ha diritto al credito d’imposta?

Il diritto al credito d'imposta può essere riconosciuto alle imprese che svolgono determinate attività o che effettuano specifici investimenti che rientrano nelle finalità previste dalla normativa.

Le finalità per cui è possibile ottenere il credito d'imposta sono molteplici. Ad esempio, può essere concesso per: gli investimenti produttivi, la ricerca e sviluppo, la formazione dei dipendenti, la tutela ambientale, l'assunzione di personale o l'implementazione di misure di sicurezza sul lavoro. Vediamo nel dettaglio che cosa includono queste differenti modalità.

Diverse finalità da raggiungere

Come anticipato nel precedente paragrafo, il credito d’imposta può essere concesso diverse finalità. Nel dettaglio per:

  • Investimenti produttivi: le imprese che realizzano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a essere utilizzati nell'attività produttiva, possono beneficiare di un credito d'imposta. Questo può  subire variazioni in base alla tipologia di investimento e alla zona geografica in cui si trova l'impresa.
  •  Ricerca e sviluppo: le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo possono ottenere questa agevolazione fiscale per fare fronte alle  spese sostenute in questo ambito. Come ad esempio per il personale dedicato alla ricerca o per l'acquisto di strumenti e attrezzature.
  • Tutela ambientale: le imprese che adottano misure per la riduzione dell'inquinamento e per la tutela dell'ambiente possono ottenere un credito d'imposta che varia in base alla tipologia di intervento

Aspetti del mondo lavorativo inclusi

Diverse di queste finalità riguardano il mondo del lavoro. Nello specifico:

  • Assunzione di personale: le imprese che assumono nuovi dipendenti possono beneficiare di un credito d'imposta che copre parte dei costi sostenuti per la loro assunzione e formazione.
  • Sicurezza sul lavoro: le aziende che adottano misure per garantire la sicurezza dei propri dipendenti sul luogo di lavoro possono richiedere il credito per far fronte delle spese sostenute per l'acquisto di attrezzature e per la formazione del personale. 
  • Formazione dei dipendenti: anche le attività che investono nella formazione dei propri dipendenti possono beneficiare di un credito che possa coprire parte delle spese sostenute per questo scopo.

Credito d’imposta energia e gas

Il credito d'imposta energia e gas è un beneficio fiscale che riguarda le imprese che effettuano investimenti per migliorare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale delle loro attività. È destinato quindi alle attività che realizzano interventi finalizzati al risparmio energetico, all'utilizzo di fonti di energia rinnovabile e alla riduzione delle emissioni di gas serra. La concessione del credito d'imposta energia e gas rappresenta un incentivo importante per le imprese che desiderano migliorare la propria efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività. In questo modo, hanno la possibilità di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale.

Gli interventi ammessi

Tra gli interventi ammessi che rientrano in questa agevolazione relativa all’energia e il gas sono, ad esempio:

  • l'installazione di impianti fotovoltaici;
  • l'acquisto di veicoli elettrici;
  • l'adozione di tecnologie a basso consumo energetico;
  • la riqualificazione energetica degli edifici;
  • la sostituzione degli impianti di riscaldamento con soluzioni più efficienti.

L’agevolazione energia e gas è riconosciuta nella misura del 50% delle spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica, con un limite massimo di 1,5 milioni di euro per impresa. Inoltre, il credito d'imposta può essere utilizzato per compensare l'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o l'imposta sul reddito delle società (IRES). 

Energia e gas: novità 2023

Le imprese potranno beneficiare fino al 30 giugno 2023 (la scadenza era fissata al 31 marzo) dei crediti d’imposta energia e gas. Il decreto Bollette stabilisce, inoltre, le caratteristiche dei bonus di cui le imprese possono beneficiare. Questi sono utilizzabili esclusivamente in compensazione entro il 31 dicembre 2023. Inoltre, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile IRAP. Sono poi cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto gli stessi costi, sono cedibili dalle imprese beneficiarie, solo per intero, in favore anche di istituti di credito e altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione

Bonus mezzogiorno 2023

Il credito d’imposta Mezzogiorno (noto anche come Bonus Sud) è stato prorogato al 31 dicembre 2023. Definito dalla Legge di Stabilità 2016, è un beneficio economico per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi (impianti, macchinari e attrezzatura varia) nelle differenti regioni del Mezzogiorno. Il bonus sud può essere richiesto, anche in modo retroattivo, per gli investimenti posti in essere dall’1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2023. La quota del credito varia in funzione delle dimensioni aziendali. Nel dettaglio: 45% per le piccole e micro imprese, 35% per le medie e il 25% per le grandi. Per presentare la richiesta è necessario fornire l’apposita istanza attraverso il software dell’Agenzia delle Entrate

Speriamo di aver fatto chiarezza in materia di credito d’imposta. Per avere maggiori informazioni, richiedi ora un confronto con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.

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