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Cessione del quinto: come funziona?

La cessione del quinto è una forma di prestito personale attraverso cui il richiedente ottiene un finanziamento garantito da una parte del proprio stipendio o pensione; riguarda dunque lavoratori dipendenti o pensionati. Scopriamo più nel dettaglio come funziona e secondo quali modalità è possibile richiedere il rimborso

Cosa significa cessione del quinto?

Il termine cessione del quinto deriva dal fatto che, questa tipologia di prestito, viene concessa fino ad un massimo del quinto dello stipendio, o della pensione, per il rimborso a rate. Si tratta dunque del 20% del totale.

È disponibile quindi fino ad un quinto dello stipendio o della pensione, da valutare al netto delle ritenute e da estinguersi mediante delle trattenute dirette sullo stesso. Il datore di lavoro, o l’ente pensionistico, come ad esempio l’INPS, si occuperà del rimborso della rata mensile per conto del beneficiario. Il DPR n. 180 del 1950 ha dato vita a questa particolare forma di credito e ne regolamenta la materia. In principio riguardava solo i dipendenti statali; in seguito è stata estesa anche a privati e pensionati tramite la Legge n. 80 del 2005. Ad oggi quindi la cessione del quinto è una possibilità per tutti coloro che percepiscono un reddito fisso con continuità.

Come si calcola la cessione del quinto?

Eseguire il calcolo per la cessione del quinto è piuttosto semplice. Una volta definito qual è il totale su cui effettuare il calcolo, è sufficiente dividere tale importo per cinque. In questo modo, si ottiene il massimo della rata che è possibile richiedere.

Per semplificare ancora di più, facciamo un esempio. Se un lavoratore dipendente ha uno stipendio mensile netto di 1.200,00 euro, può richiedere un massimo di 240,00 euro. Per i pensionati, vale il medesimo calcolo.

L’unica differenza tra queste due categorie è che i dipendenti possono unire alla cessione del quinto anche la delega di pagamento. Si tratta di una tipologia di prestito che permette di impegnare lo stipendio con un’altra rata massima, sempre uguale al 20% del netto mensile, per poter ottenere una maggiore liquidità all’occorrenza. Sottolineiamo in questo contesto che il 20% del totale netto mensile è la rata massima che può essere applicata. Questo non significa però che non si possa scegliere di impegnare delle rate più basse.

Cosa si rischia con la cessione del quinto?

È fondamentale essere a conoscenza anche dei potenziali rischi di questa forma di finanziamento. Si tratta di un impegno a lungo termine che può avere una durata massima di 10 anni. Questo significa che il richiedente deve essere in grado di  pagare le rate per tutto il periodo accordato. Inoltre, poiché le rate vengono trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione, il richiedente vedrà le proprio entrate mensili ridursi. Prima di procedere, è necessario assicurarsi di essere in grado in ogni caso di far fronte alle spese quotidiane. Nonostante la cessione del quinto abbia spesso dei tassi di interesse più bassi rispetto ad altre forme di prestito non garantito, nel lungo periodo potrebbe comportare un costo complessivo maggiore, poiché gli interessi riguardano un periodo di tempo piuttosto lungo, come abbiamo detto.

Valutare attentamente la propria situazione finanziaria

Nel malaugurato caso in cui il richiedente perda il proprio lavoro durante il periodo di cessione del quinto, potrebbe trovarsi in difficoltà nel pagamento delle rate ed affrontare una situazione di sovraindebitamento. Per questo motivo, prima di richiedere una cessione del quinto o qualsiasi altro tipo di prestito, è essenziale valutare attentamente le proprie capacità finanziarie e cercare di comprendere appieno tutte le condizioni del contratto. Consultarsi con un professionista è fondamentale per prendere decisioni ponderate ed evitare futuri problemi finanziari, anche piuttosto gravi.

Quando è possibile il rimborso?

Una domanda che ci viene posta con grande frequenza dai nostri clienti è la seguente.

È possibile chiedere la restituzione di una somma di denaro in caso di estinzione anticipata di una cessione del quinto?

Per rispondere a questo quesito dobbiamo innanzitutto tenere a mente lo scenario di un paio di anni fa. La cessione del quinto comprendeva in sé stessa dei costi di istruttoria e di assicurazione più o meno alti, tanto da far sì che questo strumento diventasse un prodotto finanziario mediamente molto costoso. In alcuni casi addirittura più di un prestito personale!

La sentenza Lexitor

Nel 2019, un’importante sentenza della Corte di Giustizia Europea, la c.d. sentenza Lexitor, stabilisce un principio di base. In caso di estinzione anticipata di un prodotto finanziario, come ad esempio la cessione del quinto, il consumatore ha diritto alla restituzione di una quota di tutti i costi posti a suo carico per il periodo che originariamente era previsto per l’intera durata del prodotto finanziario ma che, avendolo estinto anticipatamente, non ne ha potuto goderne appieno.

Un esempio pratico

Facciamo un esempio pratico per spiegare questo concetto in parole più semplici. Supponiamo che un lavoratore faccia una cessione del quinto di 10.000,00 euro. La previsione è di restituire la somma mensilmente in 10 anni (ovviamente pagherà anche gli interessi e la somma che andrà a restituire sarà più alta dei 10.000,00 euro ottenuti). Questa cessione avrà previsto dei costi di assicurazione di un certo importo, supponiamo di 1.000,00 euro.

A questo punto immaginiamo che il lavoratore, dopo 4 anni, abbia la liquidità necessaria per estinguere tout court l’intera cessione.

In questo caso, il lavoratore non godrà dell’assicurazione, collegata al prodotto finanziario della cessione del quinto, per i 6 anni rimanenti. Di conseguenza, la sentenza sopra citata riconosce il diritto al consumatore di chiedere il rimborso della somma già versata ma, di fatto, non goduta causa l’estinzione anticipata.

Il verdetto della sentenza

A seguito della predetta sentenza, la giurisprudenza italiana si è adeguata riconoscendo al consumatore che estingua anticipatamente un prodotto finanziario non soltanto la restituzione dei costi connessi alla durata del contratto (costi c.d. recurring, cioè quelli legati all’assicurazione), ma anche il rimborso o lo storno di tutti gli altri costi, direttamente collegati all’erogazione del finanziamento (costi c.d. up front, tra cui, ad esempio, spese di istruttoria e commissioni per intermediari e ogni altra spesa sostenuta al momento della conclusione del finanziamento).

Come faccio a ottenere il rimborso della cessione del quinto?

A questo punto, come si fa ad ottenere il rimborso delle spese già sostenute a seguito dell’estinzione anticipata?

È necessario presentare un ricorso, con apposita documentazione, anticipato da un reclamo diretto verso la finanziaria che ha erogato la cessione.

Speriamo di aver fatto maggiore chiarezza in merito all’argomento cessione del quinto. Se hai bisogno di ulteriori informazioni, rivolgiti a noi. Richiedi ora un confronto con uno dei nostri consulenti potete rivolgervi all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0444/1620697 oppure richiedere una consulenza gratuita.

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