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L’ipoteca iscritta dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione

Quando e come l’Agenzia delle Entrate e Riscossione procede ad iscrivere ipoteca sull’immobile e cosa fare per evitare il peggio.

Con questo articolo cercheremo di comprendere i presupposti di legge per l’iscrizione dell’ipoteca da parte dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione a seguito del mancato pagamento delle cartelle esattoriali e come attivarsi per evitare che l’Ente riscossore proceda con un’azione esecutiva.

L’Agenzia delle Entrate e Riscossione ha a disposizione alcuni strumenti per il recupero delle somme affidate. Essi variano in base all’ammontare del debito e possono essere caratterizzati in strumenti cautelari o strumenti esecutivi.

Nel primo gruppo, troviamo certamente il fermo amministrativo (di cui ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo dedicato) e, soprattutto, l’ipoteca.

L’ipoteca è una forma di garanzia del credito vantato dagli Enti che hanno affidato all’Agente della riscossione l’incarico di recuperare le somme dovute dal debitore. Nella sola fase cautelare, l’iscrizione dell’ipoteca comporta che, qualora il proprietario intendesse vendere l’immobile, dovrebbe saldare interamente il debito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione al momento della vendita. Questo, può essere molto limitante in termini di libera gestione del proprio patrimonio immobiliare. L’iscrizione ipotecaria ha una validità di 20 anni e può essere rinnovata allo scadere di questo termine.

I presupposti per l’iscrizione ipotecaria da parte dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione:

L’Ente riscossore può procedere con l’iscrizione quando il debito oggetto di riscossione supera gli € 20.000,00. A tutela del debitore sono previsti degli obblighi informativi. È, infatti, necessario inviare un preavviso con un termine di almeno 30 giorni entro il quale il debitore può attivarsi per evitare l’iscrizione ipotecaria.

Trascorso il termine di 30 giorni senza che sia pervenuta alcuna comunicazione da parte del debitore, l’Agenzia può procedere con l’iscrizione presso i registri ipotecari.

Che cosa succede una volta iscritta l’ipoteca?

Una volta iscritta l’ipoteca e senza che il debitore si sia attivato per gestire la posizione, l’Agente riscossore potrebbe procedere con il pignoramento e la conseguente vendita all’asta dell’immobile.

In questo contesto, l’Ente riscossore sfrutta appieno lo strumento cautelativo e avvia una procedura esecutiva per recuperare la somma vantata. Essendoci stata una precedente iscrizione ipotecaria a garanzia, l’Agenzia delle Entrate e Riscossione avrà un privilegio nella distribuzione della somma conseguente alla vendita dell’immobile.

Sono previsti dei limiti a questa attività esecutiva, ma il pericolo è molto elevato e, indipendentemente dall’ammontare del debito, una volta ricevuto il preavviso di iscrizione ipotecaria è fondamentale attivarsi immediatamente e rivolgersi ad un professionista.

Cosa fare in caso di notifica di un preavviso di ipoteca?

Come anticipato, è fondamentale attivarsi in questo momento perché potrebbe essere l’ultimo spazio temporale efficace entro il quale agire ed evitare ulteriori spese. In questo contesto, si può chiedere la rateizzazione delle somme a debito, la sospensione legale della riscossione nei casi e nei termini previsti dalla legge oppure, sempre qualora previsto, procedere con lo sgravio delle posizioni fiscali.

Hai ricevuto una cartella esattoriale od un preavviso di iscrizione ipotecaria? Hai dei sospetti che l’Agenzia delle Entrate e Riscossione voglia procedere in questo senso e non sai come comportati? Contatta Debit Consulting compilando il Form presente nel Sito o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Un nostro Consulente sarà pronto a contattarti e, tramite la prima consulenza gratuita, ti fornirà ogni indicazione utile nei confronti delle posizioni debitorie con il fisco.

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